Un paio di giorni fa la Creatura è tornata da scuola alle ore 12, trovando, come d’abitudine, il pranzo pronto.
“Cosa c’è da mangiare?”
“La frittata con le zucchine e i pomodori con olive, capperi e il pane”
“Solo???? Solo la frittata?!?”
“Come solo la frittata? Cosa vorresti mangiare d’altro? Come se poi tu ti abbuffassi con chissà che…”
“Ma non c’è neanche una zuppa!!!”
Ecco, in questi momenti sento scorrere un brivido lungo la schiena e mi dico che, involontariamente ma certamente, mio figlio è stato abituato troppo bene. Sarà soprattutto perché, in alcuni momenti, il cibo è stato il suo tallone d’Achille, che è sempre magro come un chiodo e che la sua occupazione principale non è quella di nutrirsi adeguatamente, però, diamine, se ripenso com’ero messa io alla sua età mi viene da piangere.
Al confronto la situazione sarebbe stata da telefono azzurro, con il menù di quasi ogni sera composto da pastina in brodo (e mica sempre brodo “vero” di carne!), verdure bollite e un po’ di formaggio. Sono anche passati più di trent’anni, se vogliamo, ma poi penso che forse qui in Svizzera non hanno mica tutti i torti a metterli a dormire spesso con una fetta di pane e formaggio o una tazza di latte. Di certo non diventano obesi, ma tutti ‘sti latticini ad oltranza mi lasciano un po’ perplessa