A volte da me soprannominata il “Paese dei Puffi“: tutto è piccolo, a volte tanto, tanto, di più rispetto a quanto siamo abituati in Italia (che, tra l’altro, non è certo l’America):
– il frigorifero, la lavastoviglie (con la luce dentro, però, che non ho ancora capito a cosa possa mai servire)
– i cassetti del freezer (per chi ce l’ha)
– i supermercati e il loro rispettivo assortimento
– le porzioni di cibo, le bistecchine confezionate singolarmente e sottovuoto come gioielli
– le dosi di birra: solo 33 cl. (i boccali da un litro di germanica memoria qui non esistono)
– i limiti di velocità sulla strada
Ci sono, però, cose sicuramente grandi:
– i prezzi, pressoché di qualsiasi genere di consumo, tranne qualche rara e sorprendente eccezione (il latte, alcuni prodotti per bambini, le assicurazioni)
– le montagne, gli spazi verdi, i boschi, il cielo – quando risplende del suo blu senza nuvole –
– il vento, il vento, il vento
– i laghi e i fiumi
– le auto (di media, quella che vedi in giro e “fa più schifo” è un’Audi, e da questo punto di vista temo ormai che mio figlio si sia fatto una concezione distorta della realtà del mondo)
– le librerie (e arriverà, santoilcielo, il giorno in cui riuscirò a passarci una giornata intera, in tutti i tre piani – facendo la pausa pranzo da Starbucks – e capendo perfettamente cosa diamine sto leggendo)
– il silenzio (non grande, immenso)
– la cortesia formale delle persone (di cui, forse, il silenzio è una diretta conseguenza)
– l’amore per il barbecue
– l’amore per lo sport e per le attività all’aria aperta
– l’orgoglio nazionale e le sue mille bandiere
– i cantieri
– l’ordine e la pulizia delle strade e di tutti gli spazi comuni (compresa la cura degli addetti alla nettezza urbana che puliscono i cartelli stradali e i cestini dell’immondizia)
Ci sono poi altre cose, né grandi né piccole, che continuano a solleticare la mia curiosità e alle quali, ancora, non so dare risposte:
– gli appartamenti senza lavatrice
– le case con il bunker antiatomico
– le pastiglie di iodio fornite in via preventiva in caso di incidente nucleare
– i ponti minati
– l’elevata incidenza del suicidio come causa di morte tra i giovani adulti
– la prova generale delle sirene di tutto il Paese, ogni anno a febbraio
– il fatto che quasi mai qui si veda un genitore abbracciare e baciare i propri figli
– le pubblicità naive della RSI
– la babele di lingue e dialetti con cui, apparentemente, si destreggiano senza grosse difficoltà
E altre mille cose, di cui sicuramente in questo momento mi sono dimenticata.